martedì 18 settembre 2012

Cinquanta sfumature di grigio



Avanti, è uscito. 
Ne è spuntato un altro, a conferma della tesi che al peggio non esiste limite.
Seguaci di Stephenie Meyer unitevi tutti, perchè è uscita la versione porno (mal scritto) di Twilight.
"Cinquanta sfumature di grigio" di E. L. James è in vendita in tutte le librerie e solo a sentirne il titolo molte donne godono molto più di quanto abbiano mai fatto in camera da letto... Ed è subito best seller!
Il sarcasmo potrebbe risultare fuori luogo ma questo libro è così pessimo che non sfotterlo è impossibile.

Radiata dal sito di Fan Fiction al quale era iscritta per l'oscenità della sua fan fiction sul fandom Twilight (AU-Alternative Universe, per chi il genere un po' lo conosce), Miss E. L. James ha fiutato l'affare della sua vita.
Trasformati Edward Cullen in Christian Grey e Bella Swan in Anastasia Steele, la sua fan fiction è diventato il libro più grottesco del momento. Così nacque "Cinquanta sfumature di grigio" (e vari seguiti, perchè le trilogie sono così cool ultimamente... Signore degli Anelli ci manchi sempre di più).
Dunque via alle donne che impazziscono, che lasciano i loro fidanzati, che raggiungono il picco più elevato del piacere al solo sentir nominare il suddetto Christian Grey.
Dopotutto, chi non desidererebbe un uomo così? Privo di qualsivoglia difetto e che (testuale) ti fotte senza pietà? 
Chi non pagherebbe per vestire i panni della sua fortunata compagna, presa a botte e ridotta alle lacrime ogni volta che fa l'amore?

Perchè il libro ora come ora più amato dalle donne parla di questo: un uomo che picchia una donna.
Inutile girarci intorno. "Cinquanta sfumature di grigio", fra evoluzioni sessuali che rendono credibili vampiri glitterati e licantropi cucciolosi, se ha un tema è proprio questo: la violenza.

La dolce Anastasia, per gli amici Ana e magari anche Anal, ventunenne vergine di ferro, si ritrova a dover intervistare Grey in vece di un'amica.
L'unica utilità di suddetta intervista è quella di far bagnare Anastasia e la maggior parte delle lettrici.
La prima scena per la quale tutte sbavano è di poco più avanti: Ana nell'appartamento di Grey, con in mano una penna e davanti un legale contratto che farebbe di lei la "sottomessa" del ricco imprenditore (l'avevo detto? Grey è pure ricco sfondato, guarda un po'!).
Fingendo improvvisa cecità davanti alla Stanza delle Torture personale di lui (due fruste, un paio di manette e magari un modaiolo collarino di cuoio... Perchè nel sado si usa il cuoio, no?), Ana si prestaper un'immediata perdita della propria verginità, con aggiunta di tre fantascientifici orgasmi mozzafiato.

Da qui in poi violenza ed assurdità si alternano in un nauseante girotondo.
Lui la comanda a bacchetta dentro e fuori dal letto, la picchia in variegate maniere ogni volta che ha la malaugurata idea di fare del sesso e lei (nonostante o grazie al dolore) gode, gode, gode, gode, gode come una cagna.
Leggendo le scialbe descrizioni dei loro amplessi deviati, la lettrice media gode, gode, gode, gode, gode come una cagna al pari della protagonista.
Non solo: immagina di essere nei panni di Anastasia.
Lo desidera; lo sogna.

E la domanda è... Ma davvero?
Davvero dopo le campagne anti maltrattamento, numeri di telefono che le mogli picchiate dai mariti posso chiamare, minacce di uomini contro le proprie compagne ... Le donne (almeno quelle che hanno apprezzato questo libro) desiderano un partner che le prenda a scudisciate durante il sesso?
Davvero trovano sexy oltre ogni misura qualcuno che ha bisogno di controllarti e ferirti per essere sessualmente soddisfatto?

Ma magari fosse finita qui!
Per giustificare le preferenze sessuali del beneamato Grey, la scrittrice sembra aver sfogliato "L'ABC della psicologia" per delineargli un profilo caratteriale profondo quanto il rimasuglio del mio caffè.
A quanto pare il povero miliardario violento è stato adottato dalla facoltosa famiglia Grey all'età di quattro anni.
Prima di trascorrere nella bambagia per il resto della sua vita, ha vissuto con una madre dedita alla droga ed alla prostituzione. Ella non si preoccupava di proteggerlo dai vari fidanzati violenti che non esitava a portarsi in casa.
Risultato: Grey cerca donne brune come sua madre e come Anastasia e le picchia durante il sesso perchè rivede in loro la sua genitrice incapace.

E di nuovo... Ma davvero?
Davvero temi così delicati come il maltrattamento di minori e come i traumi infantili vengono tirati in ballo per giustificare il sesso malato di un protagonista stereotipato?
Davvero la banale messa in gioco dell'unico possibile trauma che l'autrice conosce, provoca tenerezza nei confronti di Greym piuttosto che far cadere le braccia?

"Cinquanta sfumature di grigio" tratta di argomenti importanti come questi per continuare a scrivere di un nuovo rapporto sessuale con violenza annessa, esaltandolo come se non si potesse chiedere di meglio.
Di certo questo succede perchè Miss E. L. James è convinta (anche se non è così) che il suo talento migliore sia la scrittura erotica. Che invece risulti volgare, ripetitiva e pure inverosimile è un altro discorso.

Il libro ha due seguiti, con altrettante "sfumature", di nero e di rosso.
Servono, sono indispensabili per il buissness completo e per spremere fino all'ultimo tutte le donne impressionabili. Sì, quelle che hanno goduto molto più di quanto abbiano mai fatto in camera da letto solo a sentire il titolo del primo libro, proprio all'inizio di questo brano.

Personalmente, la mia digestione è stata bloccata già dalla lettura del primo della porno-trilogia e non credo che il mio stomaco potrebbe reggere oltre.
Ma dubito che i miei quindici euro in meno mineranno al discreto patrimonio che la scrittrice sta accumulando.
Così un altro best seller dal dubbio merito ha visto la luce e, dopo i film che certo gireranno, finalmente finirà nel dimenticatoio.

Per ora il pubblico impazzisce per una nuova storia d'amore: non più vampiro e umana ma dominatore e sottomessa.
... Ma davvero?




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